Paper Board Alliance ha acquisito la lucchese Tecno Paper

Paper Board Alliance ha acquisito Tecno Paper

Paper Board Alliance – PBA ha acquisito Tecno Paper, azienda metalmeccanica a Marlia (LU) che produce attrezzature e macchine per cartiere, creata nel 2005 dall’esperienza di alcuni tecnici esperti nelle lavorazioni di metalli.

L’acquisizione dell’azienda lucchese, notevolmente cresciuta negli anni e che ad oggi conta circa 60 dipendenti e circa 9 milioni di fatturato, è stata formalizzata venerdì 5 marzo con la girata delle azioni.

L’accordo prevede il mantenimento del 30% della società nelle mani di due dei soci fondatori di Tecno Paper, Claudio Ferrari e Paolo Baldaccini, con il 15% ciascuno, e l’acquisizione del 70% da parte di Paper Board Alliance – PBA, la Holding che unisce Cartiera dell’Adda e Industria Cartaria Pieretti – ICP, aziende produttrici di carta e cartoncini 100% riciclati nei rispettivi stabilimenti di Lecco e di Marlia (Lucca).

Paper Board Alliance S.p.A. è stata assistita nell’operazione dallo Studio Legale Gattai, Minoli, Partners con un team composto dal partner Luca Minoli, dal counsel Francesco Buoso e dall’associato Tommaso Soragni. Mentre Ceresio Investors (gruppo bancario svizzero con sede anche a Milano e Londra), sotto la guida di Alessandro Santini, ha affiancato come financial advisor i soci venditori e Tecno Paper e ha seguito tutti gli accordi riguardanti i soci che rimarranno nella compagine azionaria.

Con questa operazione PBA prosegue il suo percorso di crescita: dopo l’acquisizione dell’80% di ICP nel luglio 2018, quella di Tubicom tramite ICP nel gennaio 2020 e la recente uscita di Tiziano Pieretti dal capitale societario e da tutti gli incarichi nei CDA del gruppo (dicembre 2021), ad oggi la Holding della famiglia Cima è tornata ad avere la totalità del capitale del Gruppo cartario PBA e, come annunciato a dicembre scorso, prosegue nell’attuazione di un programma di sviluppo per linee interne ed esterne.

“Da tempo – dichiara Giuseppe Cima, Presidente di Paper Board Alliance – stiamo lavorando a un programma di miglioramento degli aspetti di organizzazione funzionali alla crescita della produzione. Lo facciamo coniugando la nostra esperienza familiare col rafforzamento della struttura manageriale, responsabile della pianificazione strategica. L’obiettivo del Gruppo per i prossimi anni è quello di continuare a crescere. Vogliamo farlo sia attraverso operazioni “orizzontali”, ovvero acquisendo altre cartiere per poter specializzare gli stabilimenti con conseguenti vantaggi di costi e di qualità, sia attraverso operazioni “verticali”, ovvero tramite progetti di integrazione con la supply chain basati sull’aumento della nostra capacità innovativa e dello sviluppo tecnologico, da sempre cardini della nostra attività.  L’operazione con Tecno Paper si inserisce bene in questo quadro perché ci consente di fare un ulteriore salto di qualità assicurandoci l’assistenza di un partner tecnologico qualificato in grado di offrire soluzioni sempre più customizzate, evitando al contempo il rischio di vederlo acquisito da un grande player impiantistico straniero che ne possa snaturare le peculiarità”.

Il Gruppo PBA, che ha chiuso l’esercizio 2021 con un organico di 250 persone, una produzione 320.000 t di carta prodotta, un fatturato consolidato stimato in circa € 130 mln e volumi in forte crescita, oltre ai centri produttivi di Lecco e Marlia (Lucca) annovera 3 società operative: una specializzata nell’acquisto della materia prima, un centro taglio e logistico nel lodigiano, una subsidiary per la gestione dei rifiuti. È poi del 2020 la costituzione della Holding operativa che, oltre a detenere le partecipazioni, offre alle società del Gruppo servizi qualificati in ambito finanziario e amministrativo, tecnico, logistico, commerciale e IT.

“Tecno Paper – continua Cima – opererà in piena autonomia, sotto la salda guida di Paolo Baldaccini, che avrà il ruolo di Presidente e AD. Il nostro proposito è quello di garantire a Tecno Paper le condizioni affinché possa continuare la crescita sul mercato, aumentando la qualità dei servizi offerti e la gamma dei macchinari realizzati per conto dei propri clienti. Con l’ingresso nel Gruppo – conclude Cima – Tecno Paper potrà beneficiare delle competenze manageriali già presenti nella nostra organizzazione e delle esperienze delle nostre cartiere in materia di progettazione impiantistica. Inoltre, potrà avvalersi del supporto finanziario, amministrativo e legale da parte della Holding del Gruppo, importante per superare in scioltezza le ciclicità del mercato”.“L’incontro con PBA – aggiunge Paolo Baldaccini, Amministratore delegato di Tecno Paper e figura chiave nel passaggio dell’azienda a PBA – è avvenuto quando ci siamo trovati a fare per loro il progetto di una nuova ribobinatrice: abbiamo fatto lo studio, la macchina gli è piaciuta, l’abbiamo installata e ci siamo confrontati per l’avvio e l’installazione. Da qui è nata questa collaborazione che si è rafforzata nel tempo fino ad arrivare alla partecipazione di PBA nella Tecno Paper. L’unione di queste due realtà, di competenze diverse ma complementari, porterà ad avere benefici futuri dal punto di vista della proposta, dell’offerta che possiamo fare alle cartiere: perché al di là della mera lavorazione meccanica, la cartiera ha bisogno di un servizio mirato, di soluzioni specifiche e dedicate che soltanto chi ha un’elevata conoscenza nella produzione della carta e non solo meccanica, può dare. Grazie all’esperienza di PBA svilupperemo nuove attività, già in programma, nell’ambito sia del service, ovvero relative all’assistenza e all’intervento dei nostri tecnici in cartiera, sia della realizzazione di nuove lavorazioni meccaniche di elevata specializzazione che andremo a creare da zero per poter offrire ai clienti un servizio ancora più completo. Mi riferisco ad attività di progettazione relative non solo alle ribobinatrici e agli arrotolatori, ovvero il “winding system technology” che da sempre è il nostro core business, ma anche all’adeguamento delle linee produttive, ovvero delle macchine continue, dove potremmo offrire soluzioni appropriate e funzionali per lo scopo richiesto. Ciò proprio perché questa sinergia ci permetterà di testare, all’interno del gruppo, quello che viene fatto, e di presentarlo sul mercato già con un elevato grado di efficienza”.

Paper Board Alliance ha acquisito Tecno Paper
La conferenza stampa di presentazione dell’operazione
Da sinistra: Roberto Fontanelli, Claudio Ferrari, Paolo Baldaccini, Giuseppe Cima

Articoli di stampa sull’acquisizione di Tecno Paper:

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Gli altri articoli relativi alla riorganizzazione societaria di Paper Board Alliance:

Alla famiglia Cima tutto il capitale di PBA

Alla famiglia Cima tutto il capitale di PBA

La famiglia Cima diventa proprietaria dell’intero capitale di PBA. Il Gruppo Paper Board Alliance ha infatti perfezionato l’acquisto del 3,3% delle quote detenute da Clever Hub Srl, Holding di Tiziano Pieretti. In questo modo la famiglia Cima torna proprietaria dell’intero capitale di PBA. 

Nel luglio 2018 la famiglia Cima aveva acquisito l’80% di Industria Cartaria Pieretti, azienda di Marlia (Lucca) di proprietà della omonima famiglia. Si era così siglata di fatto un alleanza tra le due famiglie tradizionalmente legate al mondo della produzione di cartone grigio.

Tiziano Pieretti, che nel 2018 aveva mantenuto il 20% dell’azienda familiare, era così entrato nella compagine societaria di PBA. Con l’operazione conclusasi in questi giorni Pieretti lascia gli incarichi nei CDA delle aziende del Gruppo.

PBA oggi comprende Cartiera dell’Adda, Industria Cartaria Pieretti ed altre 3 società operative. PBA chiuderà l’esercizio 2021 con un fatturato consolidato stimato in circa € 130 mln e volumi in forte crescita. Con questo nuovo assetto è in programma l’implementazione di importanti piani di sviluppo per linee interne ed esterne. Per la loro realizzazione non si esclude il coinvolgimento di nuovi partner industriali finanziari.

Giuseppe Cima, in qualità di presidente del Gruppo, ha ringraziato Tiziano Pieretti per il lavoro svolto con grande passione e professionalità a favore di Icp prima e poi dell’intero gruppo Paper Board Alliance.

Paper Board Alliance è il nome del Gruppo che unisce Cartiera dell’Adda e Industria cartaria Pieretti

Alla famiglia Cima tutto il capitale di PBA
Giuseppe Cima
Alla famiglia Cima tutto il capitale di PBA
Paper Board Alliance è la holding di proprietà della famiglia Cima

Paper Board Alliance è il nome del Gruppo che unisce Cartiera dell’Adda e Industria cartaria Pieretti

Paper Board Alliance unisce Cartiera dell’Adda e icP. E’ questo infatti il nome della nuova holding che unisce Cartiera dell’Adda e Industria cartaria Pieretti, le società delle famiglie Cima e Pieretti. Società produttrici, con una lunga tradizione alle spalle, di carta e cartoncini riciclati.

La riorganizzazione societaria

L’operazione ha avuto come obiettivo principale quello di riorganizzare le società del comparto cartario facenti capo al Gruppo di Cartiera dell’Adda della famiglia Cima. Così è stato dato un assetto più razionale alla compagine: più efficiente dal punto di vista organizzativo e più attrattivo dal punto di vista finanziario. Il processo di riassetto societario e organizzativo del Gruppo Adda ha avuto luogo per tutto il 2020, con una serie di operazioni straordinarie; e per i primi mesi del 2021, con il trasferimento di parte dei dipendenti di alcune controllate alla nuova holding operativa PBA.

La riorganizzazione aggiunge così un tassello fondamentale al progetto di crescita del Gruppo e della sua affermazione sul mercato del cartone grigio. Un progetto, quello della famiglia Cima, che nel luglio 2018 aveva fatto un importante passo in avanti. Quello relativo all’acquisizione dell’80% di Industria Cartaria Pieretti, azienda di Marlia (Lucca) di proprietà della omonima famiglia. 

Tiziano Pieretti che nel 2018 aveva mantenuto il 20% dell’azienda familiare, entra nella compagine societaria di PBA. Si è così siglata di fatto l’“alleanza” tra le due famiglie tradizionalmente legate al mondo della produzione di cartone grigio.

Gli elementi portanti di PBA

“Non ci accomuna soltanto la lunga tradizione familiare – dichiara Giuseppe Cima. Ma anche l’attenzione ai temi dell’ambiente e della sostenibilità, la vocazione internazionale, l’alta specializzazione e il know-how unico. Questi elementi costituiscono la struttura portante di un’unione che ha comunque conservato le specificità produttive. E ci ha permesso di concentrarci ognuno sul proprio mercato con pochissime sovrapposizioni e una struttura complementare. Le nostre aziende infatti sono l’una focalizzata sul settore industriale e sui mercati europei e l’altra sul settore tissue”. 

Il progetto delle famiglie Cima e Pieretti si è concretizzato nel gennaio 2020 con l’acquisizione da parte di icP, insieme a Moba Eurotubi, di Tubicom. Tubicom è un’azienda produttrice di tubi in cartone con forte specializzazione nel settore tissue. “Acquisizione strategica – afferma Tiziano Pieretti –. Ci ha dato la possibilità di conoscere ancora meglio un prodotto lato cliente. E quindi di accrescere ulteriormente performance e qualità delle nostre anime di cartone.

Il nuovo assetto della holding nata a dicembre non poteva non passare attraverso un naturale cambiamento del nome. Un nome per la cui individuazione Cima e Pieretti si sono voluti avvalere anche della creatività dei dipendenti. “Abbiamo chiesto ai nostri collaboratori – dichiara Cima – di aiutarci a scegliere un nome e un’immagine che rispecchiassero i nostri tratti distintivi. Paper Board Alliance è un brand internazionale che custodisce il nostro core business: la nostra vocazione alla sostenibilità. E riconosce la nostra volontà di fare impresa e affrontare le sfide future in maniera sinergica”.

I numeri di Paper Board Alliance che unisce Cartiera dell’Adda e icP

La nuova struttura societaria può vantare numeri solidi. Un fatturato complessivo di 120 milioni di euro a fine 2020. Un organico di 230 persone suddivise tra Lucca e Lecco. 300mila tonnellate annue di cartone prodotto.

In termini prospettici, Paper Board Alliance ha già definito un piano di sviluppo industriale che potrà prevedere anche l’acquisizione di altre eccellenze del comparto. “Possiamo ritenerci orgogliosi del percorso intrapreso. Saremo impegnati ancora per un po’ di tempo nel completare il processo di integrazione dei nostri stabilimenti produttivi – aggiunge Cima. Ci siamo dati obiettivi ambiziosi per il futuro e la holding, in tal senso, avrà un ruolo fondamentale nel rafforzare la nostra identità. Lavoreremo ancora di più nella direzione dell’efficienza delle nostre aziende in logica di una maggiore sostenibilità e di riduzione degli impatti ambientali. Comunque condividendo a pieno il decalogo di azioni e obiettivi che l’industria cartaria italiana si è data per porre in essere il Green New Deal”.

Il nuovo CdA

Il Consiglio di Amministrazione di Paper Board Alliance che definirà le strategie del Gruppo è formato da 7 membri: Giuseppe Cima, Presidente; Giulio Cima, Vice-presidente; Roberto Fontanelli, Consigliere con delega ad Amministrazione, Finanza e Controllo; Amedeo Valeri, Consigliere con delega tecnica; Tiziano Pieretti, Consigliere con delega ai rapporti istituzionali; Paolo Giacchi, Consigliere; Vartan Manoukian, Consigliere.

I nuovi strumenti di comunicazione

Paper Board Alliance ha un suo sito web – www.paperboardalliance.com-
sono stati rinnovati anche i siti degli stabilimenti produttivi di Lecco e di Lucca:
Cartiera dell’Adda website: https://www.cartieradelladda.com/
industria cartaria Pieretti website: https://www.pieretti.it/